Le uniformi
da Carlo Emanuele IV
a Carlo Alberto

[Seguito]


Le uniformi della Restaurazione
[2ª parte]


Le uniformi della cavalleria


Colori distintivi 1814-1821

reggimento abito pantaloni colletto paramani fodera e risvolti bottoni
Piemonte Reale cavalleria
Savoia cavalleria
Dragoni del Re
Dragoni della Regina
Cavalleggeri del Re
Cavalleggeri di Piemonte
Cavalleggeri di Sardegna

Situazione evolutiva dei reparti

Piemonte reale cavalleria (1692) Cavalleggeri di Savoia (1819)
già Savoia cavalleria (1692)
Dragoni del Genevese (1821)
già Dragoni di SM (1713),
Dragoni del Re (1814, sciolto nel 1821)
Dragoni della Regina (1736)
(sciolto nel 1821)
Cavalleggeri del Re (1814)
(sciolto nel 1821)
già Cavalleggeri di SM (1774)
Cavalleggeri di Piemonte (1814)
già Dragoni di Piemonte (1691)
Cacciatori di Sardegna (1819)
[incorporato nei Carabinieri Reali nel 1822]
già Dragoni di Sardegna (1726),
Cavalleggeri di Sardegna (1808)
Dragoni di Piemonte (1828)

Colori distintivi 1821-1831

reggimento abito filettatura alle tasche pantaloni colletto paramani fodera e risvolti bottoni
Piemonte Reale cavalleria
Cavalleggeri di Savoia
Dragoni del Genevese
Cavalleggeri di Piemonte
Dragoni di Piemonte


L'abito dei soldati e sottufficiali di cavalleria è assai simile a quello dei commilitoni di fanteria, con le falde leggermente più corte. Nei primi anni di questo periodo, due diverse disposizioni dei bottoni identificano le specialità: Piemonte Reale e Savoia cavalleria hanno un abito a due petti, con due file di undici (nove, in talune fonti) bottoni, i reggimenti cavalleggeri e dragoni hanno una sola fila di nove bottoni. Nel 1819 i cavalleggeri di Savoia mantengono la precedente abbottonatura a due file.

Nel 1824 tutti i reparti montati adottano l'abito a due petti di undici bottoni ciascuno (i bottoni della cavalleria pesante sono piatti, quelli dei dragoni e dei cavalleggeri sono bombati).

Cavalleria pesante e dragoni hanno paramani diritti come quelli della fanteria di ordinanza, i cavalleggeri hanno paramani a punta come i reparti cacciatori.

Tutti i reparti hanno spalline metalliche a squame, con frangia di cotone (per i sottufficiali, di filato d'oro o d'argento): spalline e frangia sono dello stesso colore dei bottoni.

I risvolti dei cavalleggeri sono ornati da una cornetta di panno turchino, per le altre specialità talune fonti iconografiche riportano granate turchine per dragoni e cavalieri.

I colori di colletto, paramani, fodera, risvolti e bottoni distinguono i vari reparti. I reggimenti reali portano alamari al petto, alle tasche e sopra i paramani, simili a quelli dei Cacciatori Guardie (in lana per soldati e graduati e gallone per i sottufficiali).

Si ricorda che esiste una corrispondenza tra alcune parti dell'uniforme e il colore di alcuni elementi della bandiera. I profili delle fiamme, delle stelle e delle cornici sono dello stesso colore dei bottoni; le stelle hanno il colore del colletto, le fiamme quello della fodera.

dragone del Re
gran tenuta estiva (1815)
[rielaborazione da un disegno di Massimo Fiorentino]

Il mantello è di panno bianco per la cavalleria pesante e i dragoni, grigio per i cavalleggeri.

I pantaloni sono uguali a quelli della fanteria. I pantaloni bianchi estivi sono da indossare per il solo servizio appiedato. Della tenuta di fatica fanno parte pantaloni di panno grigio, ornati da una banda blu, sulla quale sono cuciti numerosi bottoni di osso bianco.

L'evoluzione dei copricapi è abbastanza complessa. Nell'estate 1814 i Cavalleggeri dei Re ricevono un primo modello di casco, che però viene sostituito già nel mese di settembre. A ottobre il casco viene ancora modificato e infine a novembre i due reggimenti del Re adottano nuove piastre. Questo stesso provvedimento viene adottato anche dal Piemonte Reale cavalleria (da cui si può dedurre che anche questo reggimento aveva ricevuto il primo tipo di casco). Da questo momento non sono noti ulteriori provvedimenti relativi ai caschi della cavalleria: l'ultimo modello (1815) sembra dunque diventare il modello standard, in uso fino alla sua soppressione.

Il casco ha la stessa forma di quello della fanteria, ma il cimiero è completamente dorato, il coprinuca è bordato di ottone e ai lati c'è un rinforzo di ottone, a forma di I. La piastra è diversa per le varie specialità: quella della cavalleria pesante contiene stendardi, oltre a elmi e corazze; quella dei dragoni ha le cornette e quella dei cavalleggeri ha le fiamme.

casco di cavalleria modello 1815
[Museo della Cavalleria, Pinerolo]

Così come per la fanteria, anche per la cavalleria nappine colorate distinguono i vari squadroni.

(da sinistra a destra)
Stato Maggiore, 1° squadrone, 2° squadrone, 3° squadrone, 4° squadrone, 5° squadrone, 6° squadrone

Nel periodo 1819-1822 i caschi sono man mano rimpiazzati con gli elmi, per Piemonte Reale cavalleria e i dragoni, e con gli shakot per i cavalleggeri.

A questi ultimi il nuovo copricapo è assegnato ad agosto 1819. Un esemplare di shakot da ufficiale, conservato a Pinerolo, ne consente una ricostruzione dettagliata.

shakot per ufficiale dei cavalleggeri modello 1819
[Museo della Cavalleria, Pinerolo]

La forma è simile a quella del modello per la fanteria, ma l'imperiale è un po' più largo e il copricapo è completamente ricoperto di panno scarlatto, con un coprinuca di cuoio verniciato di nero, profilato con un lamierino di ottone.

Ai lati del fusto compaiono due maschere a forma di muso di leone, con un gancio, al quale è fissata una catenella di ottone a maglia tonda, che ha la funzione anche di sottogola, oltre che ornamentale. La visiera è in cuoio verniciato di nero; lungo l'attaccatura della visiera è disposto un cordoncino giallo.

Frontalmente vi è una coccarda di lana turchina con orlo giallo, fermata da una ganza di gallone di lana gialla, con un bottone in punta; il gallone è ornato da una terza maschera a forma di muso di leone, con un gancio, al quale si appende la catenella quando non è usata come sottogola.

Sopra la ganza figura la nappina, semicircolare, di lana gialla, con centro turchino, su cui sono ricamate le cifre del re in cordoncino giallo (in alcune immagini coeve, i colori della nappa, del centro e delle cifre del re sono invertiti).

Tutto intorno alla parte superiore del fusto è fissato un gallone, sormontato da un cordoncino ritorto, ambedue di lana gialla. Con la gran tenuta lo shakot è guarnito di cordoni con nappine e fiocchi pendenti sulla destra e di un piumetto, che le varie immagini coeve rappresentano in forma diversa: di crini neri, lunghi, ricadenti sul lato sinistro, oppure sempre di crini neri, ma diritti.

Cavalleggeri del Re
gran tenuta estiva (1819)
Cavalleggeri di Piemonte
gran tenuta estiva (1820)

Nell'estate 1820 è la volta del reggimento Piemonte Reale cavalleria, che sostituisce il casco con un elmo. Il nuovo copricapo ha la coppa di metallo giallo lucido, con la parte inferiore ricoperta di pelliccia d'orso tinta di nero, profilata di metallo giallo. Il cimiero è in lamierino di ottone curvo, spiovente, la visiera di cuoio è in parte ricoperta dalla pelliccia, i soggoli sono di scaglie di lamierino di ottone montate su strisce di cuoio.

Sul davanti è applicato un fregio di ottone, costituito da un'aquila ad ali spiegate, cinta da alloro, quercia e stendardi e caricata in cuore da uno scudo ovale di Savoia moderna.

elmo di Piemonte Reale cavalleria modello 1820
[Museo della Cavalleria, Pinerolo]

Con la gran tenuta, alla punta anteriore del cimiero si fissa il ceffo, cioè una testa di leone in ottone, alla quale è fissata una criniera nera. Sul lato sinistro del casco, sopra il rosone, è collocato il piumetto di colore turchino.

Nel 1822 i Dragoni del Genevese adottano un elmo simile: la coppa è di ferro lucido, la curva del cimiero è più bassa, mancano il piumetto e la criniera, sostituiti da una cresta in ciniglia azzurra. Nel 1828, questo elmo viene adottato anche dai Dragoni di Piemonte.

Piemonte Reale cavalleria
gran tenuta estiva (1820)
Dragoni del Genevese
tenuta di marcia (1821)


Solo un cenno alle gualdrappe. Quelle per cavalleria e dragoni sono di panno turchino scuro con angoli arrotondati, bordate da un gallone di lana e con le cifre del re coronate negli angoli posteriori, il tutto del colore dei bottoni. Quelle dei cavalleggeri sono di panno celeste, hanno gli angoli anteriori arrotondati, quelli posteriori ad angolo acuto. La bordatura è di gallone di lana misto turchino e colore dei bottoni, le cifre del re del colore dei bottoni.


Anche per la cavalleria, i distintivi di grado per sottufficiali e graduati (incluso il sottocaporale, grado esistente solo nei reparti a cavallo) sono composti da combinazioni di galloni sulle maniche, sulle tasche e sullo shakot (dal momento della sua adozione).

I galloni per i graduati sono di lana gialla o bianca, quelli dei sottufficiali sono tessuti in oro o in argento, in accordo con il colore dei bottoni.

I galloni sull'abito sono cuciti al di sopra dei paramani, con l'eccezione dei Cavalleggeri del Re e dei Dragoni del Re, che hanno i galloni cuciti all'interno del paramani, in quanto la parte delle maniche sopra ai paramani stessi è occupata dagli alamari. I galloni sono di due tipi: quello a due righe, alto 3,15 cm, e quello a una riga, alto 2,45 cm.

Per semplicità, nella tabella che segue sono illustrati solo i distintivi di grado sui paramani dei Cavalleggeri di Piemonte.

furiere maggiore,
furiere
sergente sergente sovranumerario

caporal maggiore,
caporale furiere
caporale sottocaporale


Trombettieri

I reggimenti della cavalleria dispongono solamente di trombettieri di squadrone, al comando di un sottufficiale capo musica. I dragoni del Re dispongono anche di un timballiere.

L'uniforme dei trombettieri è simile a quella della truppa, ma abito e pantaloni sono di colore azzurro e il colletto, i paramani e le tasche sono gallonati con la livrea del sovrano (vedi la pagina delle musiche della fanteria). In più i trombettieri hanno sul cimiero del casco un piumaggio di crini bianchi e turchini.

capo musica dei Cavalleggeri di Piemonte
[rielaborazione da un disegno di Massimo Fiorentino]

trombettiere dei Cavalleggeri di Piemonte
[rielaborazione da un disegno di Massimo Fiorentino]

Il timballiere dei dragoni del Re indossa un abito turchino chiaro, con nove alamari a catenella ricamata d'argento sul petto e tre ai bottoni superiori dei paramani e alle tasche. Paramani e colletto hanno il gallone di livrea, le cuciture delle maniche e il bordo esterno dei risvolti sono guarniti da un doppio gallone d'argento a biscia. Il piumetto della musica di questo reparto è bianco per il timballiere, azzurro per i trombettieri.

timballiere dei Dragoni del Re
[Uniformi delle truppe di SSRM, Torino, 1821, incisione di Giuseppe Stagnone]

Nel 1822 i dragoni del Genevese ricevono le uniformi di parata dei dragoni del Re (sciolti nel 1821), salvo quella del timballiere.


Le uniformi delle
Guardie del Corpo

Le Guardie del Corpo hanno una grande e una piccola tenuta.

La gran tenuta è indossata nel servizio a palazzo o in determinate occasioni solenni. L'abito è di panno turchino, a un petto con sette bottoni dorati; colletto, paramani, fodera e risvolti sono turchini. Gli ornamenti comprendono: un alamaro al colletto, sette al petto in corrispondenza dei bottoni, tre rispettivamente alla tasca e al paramano (tutti gli alamari in gallone d'oro ricamato, con fiocco al fondo); cifre reali coronate ai risvolti; spalline da cavalleria in metallo dorato con frangia in filato d'oro. Il cappello è di feltro nero, con gallone e cappio d'oro, coccarda e piumetto diritto turchini. I pantaloni sono turchini d'inverno e di tela bianca d'estate.

Con la piccola tenuta si utilizza il surtout turchino, a due petti, ciascuno con nove bottoni; colletto, paramani e fodera sono turchini. Solo il colletto era ornato da un alamaro in gallone d'oro. Il cappello è privo di piumetto, con un gallone di seta nera. I pantaloni sono quelli della gran tenuta. La piccola tenuta comprende anche pantaloni di panno grigio scuro con dodici bottoni di ottone cuciti sul fianco, da indossare nei servizi di distaccamento.

La bandoliera è in pelle ricoperta di panno colorato (turchino per la 1ª compagnia, scarlatto per la 2ª, bianco per la 3ª e giallo per la 4ª). Gli orli esterni sono gallonati in oro e la fascia è ornata da stelle ricamate in oro,

Guardia del Corpo
(dall'album di Quinto Cenni)

Guardia del Corpo della 4ª compagnia (genovese)
[rielaborazione da un disegno di Massimo Fiorentino]

Guardia del Corpo in surtout
(1814)
Guardia del Corpo
3ª compagnia (sarda)
(dall'album di Quinto Cenni)


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Ultimo aggiornamento 17 Gennaio 2017
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