Le uniformi da
Vittorio Amedeo II
a Carlo Emanuele III


Introduzione e brevi cenni sulle uniformi
dal ~1670 al 1740

Non sono disponibili molte informazioni sulle uniformi sabaude di questo periodo, cioè prima della comparsa degli album conservati alla Biblioteca Reale e all'Archivio di Stato di Torino, datati appunto intorno alla metà del secolo.

Alcune notizie parziali sono ricavabili dalle capitolazioni, cioè nei contratti in base ai quali qualche personalità svizzera è incaricata di levare truppe sul territorio di uno o più cantoni. L'abbigliamento degli uomini che entrano al servizio di un sovrano straniero deve essere regolato all'inizio della capitolazione. Per ragioni economiche questo abbigliamento, a carico dell'arruolante, diviene uniforme: in questo modo le truppe straniere hanno la tenuta prima che le truppe nazionali siano vestite in modo uniforme.

Nella capitolazione del reggimento svizzero Reding del 1699 si dice che i soldati devono essere vestiti di un abito di buona stoffa di color rosso con paramani blu scuro, una veste della stessa stoffa, ecc.. Nella capitolazione del reggimento Dupasquier del 1733 si trovano indicazioni simili (giustacorpo di buona stoffa blu, paramani rossi, veste della stessa stoffa come i calzoni ..).

L'incompletezza e la scarsità delle fonti iconografiche e descrittive contemporanee, talora addirittura discordanti tra loro, fanno sì che i vari studiosi di uniformologia (Giorgio Cavalieri, Enrico Ricchiardi, Giovanni Cerrino Badone e Stefano Ales, vedi bibliografia) talora non concordino su alcune interpretazioni o ricostruzioni.

Sulla base della scarsa documentazione disponibile, si può tuttavia definire un quadro evolutivo delle uniformi sabaude sufficientemente preciso e verosimile. Si sottolinea comunque che informazioni ben più particolareggiate e complete di quelle riportate qua sono disponibili negli studi citati in bibliografia.

Nel 1671 Carlo Emanuele II ordina la distribuzione dell'uniforme alla truppa, a iniziare dal reggimento delle Guardie. L'uniforme è costituita essenzialmente da un giustacorpo di panno, di colore grigio-bianco per quasi tutti i reggimenti, lungo fino alle ginocchia e che si allarga a partire dai fianchi. I bottoni di stagno o di ottone, da 16 a 20 distribuiti su una sola fila, sono piatti e quasi tutti abbottonati. Le maniche, molto larghe, sono arrotolate dal gomito in su, facendo pertanto comparire il colore della fodera; sotto al giustacorpo non è ancora portata la veste o gilé, che verrà adottata più tardi. Sotto il giustacorpo si indossa la camicia di tela bianca; una cravatta di tela bianca, dopo un doppio giro al collo, viene annodata sul davanti e ricade sul petto, con i due lembi fuori del giustacorpo.

Il cappello, detto caudebec, è di feltro nero con falde diritte e munito di un cordone dorato o argentato intorno alla coppa. Più tardi anche la tesa viene orlata da un bordo dello stesso colore del cordone. Nel 1675 al giustacorpo si aggiungono i calzoni o bragoni, fin sotto il ginocchio, molto larghi e ingombranti.

Il giustacorpo dei reggimenti di cavalleria ha un maggior numero di pieghe, per proteggere meglio le gambe quando si è in sella. è abitudine portare il giustacorpo abbottonato sul petto con le falde libere o talora rialzate ai lati e fermate da ganci o bottoni. Molto spesso i soldati dei reparti di cavalleria indossano, per maggior protezione, una giubba di pelle chiara detta buffalo. Ai reggimenti di Dragoni è assegnato, oltre al cappello, anche il bonetto che facilita la messa a tracolla del fucile. è un berrettone di panno, di forma conica, con la punta ricadente su un lato e con un risvolto attorno alla base, in corrispondenza della fronte. Non ne è noto il colore, che è a discrezione del colonnello comandante.

I cavalieri indossano stivaloni alti fino al ginocchio, robusti e con tacco alto; un'ampia ginocchiera rigida protegge la gamba da eventuali urti laterali. Invece i dragoni devono operare sia a cavallo sia a piedi: da un lato sarebbero impacciati dagli stivali della cavalleria, ma dall'altro poco protetti dalle sole ghette della fanteria. Adottano pertanto le bottine, cioè alti gambali di cuoio, più aderenti degli stivali alla gamba, che si allargano superiormente formando piccole ginocchiere. Le bottine si aprono lateralmente lungo il lato esterno, hanno numerose fibbie in ottone e coprono parte della scarpa.

Poichè la fodera dei giustacorpi è grigio-bianca, le maniche arrotolate sono uguali per tutti i reparti. Pertanto per distinguere i vari reggimenti, nel 1690 Vittorio Amedeo II stabilisce che al giustacorpo sia aggiunta la mostra, ossia il paramento e che si adottino le mezze maniche strette, allungate verso il polso; alle tasche, sempre basse, sono aggiunte le patte. Verso fine secolo i calzoni diventano più aderenti alla gamba e hanno un'allacciatura anteriore con piccoli bottoni.

Il solo giustacorpo non ripara a sufficienza i soldati nelle stagioni più rigide: nel 1702 sono pertanto distribuiti ai reparti dei panciotti di stoffa (veste, chemisette o, in piemontese, camisetta) da indossare sotto il giustacorpo stesso. Il panciotto di panno arriva fin quasi alle ginocchia, ha lunghe maniche ed è di vari colori; si chiude al petto con una fila di bottoni e asole, ma dalla vita in giù è sbottonato. I reggimenti di cavalleria però adottano la veste solo nel 1736, mantedendo fino a quella data il buffalo. Sempre nel 1702 i calzoni sono confezionati in pelle, all'uso austriaco; dopo poco tempo però si torna alla stoffa, più calda e facilmente colorabile.

Verso il 1709 le falde del cappello vengono fermate in tre punti alla coppa, formando in tal modo il tricorno. Viene eliminato il cordone ed è fissata, al di sopra dell'occhio sinistro, una coccarda azzurra a forma di quadrifoglio, che nel 1775 diviene farfalla. I granatieri, invece del cappello, portano un berretto di panno bordato di pelliccia, con una cuffia di panno dello stesso colore dei paramenti, ricadente all'indietro. Questo berretto facilita il soldato nel mettere a tracolla il fucile quando deve lanciare le granate.

Sempre nel 1709, il giustacorpo si amplia con la comparsa di nuovi piegoni; il colore per la fanteria diviene il bianco e quello per i dragoni il rosso. Per i reggimenti di fanteria inoltre due strisce di stoffa del colore del reparto sono cucite lungo l'interno delle aperture anteriori del giustacorpo: i nuovi paramenti sono però visibili solo con il giustacorpo slacciato.

Nel 1732 i paramenti anteriori, fino a quel momento tenuti aperti solo dalla bandoliera, sono fissati con una doppia fila di bottoni che scendono fino alle tasche, collocate all'altezza delle anche: il sistema è detto alla bavarese. è anche adottato un colletto rivoltato e i paramenti en botte si allargano. Il giustacorpo dei reggimenti di cavalleria diventa blu.


Premessa

A mio parere, lo studio temporalmente più esteso e completo delle uniformi di tutto il periodo è quello di Giorgio Cavalieri, dal titolo Uniformi piemontesi 1671-1798.

Ho pertanto deciso di seguirne la struttura e le indicazioni uniformologiche, estendendo però il panorama con le indicazioni contenute in altri lavori citati in Bibliografia. Ricordo gli approfonditi saggi di Enrico Ricchiardi comparsi in occasione del Tricentenario dell'assedio e della battaglia di Torino, che arricchiscono significativamente il quadro delle uniformi di quel periodo.

Il quadro risultante è spesso disomogeneo e incoerente, ma sicuramente più completo.

Nel seguito, verranno usate le seguenti sigle per identificare le varie ipotesi uniformologiche:

- [C] Giorgio Cavalieri, bibliografia n. 12
- [R1] Enrico Ricchiardi (con disegni di Emanuele Manfredi), bibliografia n. 19
- [R2] Enrico Ricchiardi (con disegni di Emanuele Manfredi), bibliografia n. 20
- [F] Fabio Fiorentin, bibliografia n. 22
- [B] Giancarlo Boeri, bibliografia n. 31
- [ME] Rivista Militare Europea, 1/1990, riproduzioni del Manoscritto Militare 134

Molti dei disegni che seguono sono volutamente schematici, perchè intendono soprattutto dare indicazioni sul colore dei vari elementi dell'uniforme, senza alcuna pretesa di esattezza dei particolari, peraltro non possibile.


Guardie (1659-1664)

Guardie (1659?)

Guardie (1664)
[ME]

Guardie
[Carosello storico dell'Esercito]

Fanteria (1671-1687)

Guardie
[C]
Savoia
[C]
Aosta
[C]
Monferrato
[C]
Piemonte
[C]

Nizza (I)
[C]
Saluzzo
[C]
Crocebianca
[C]
La Marina (II)
[C]
Chiablese (II)
[C]

Guardie del Corpo e Cavalleria (1683-1692)

Guardie del Corpo
[C]
Piemonte Reale cavalleria
[C]
Savoia cavalleria
[C]

Dragoni (1683-1692)

Dragoni di SAR
[C]
Dragoni di SAR
(1)
Dragoni di SAR
[B]
Dragoni
di Genevese
[C]
Dragoni
di Genevese
[B]

Dragoni
di Piemonte
[C]
Dragoni
di Piemonte
[B] (2)

(1) uniforme con calzoni rossi, indossata nel Carosello dell'Esercito
(2) uniforme con calzoni rossi, indossata nel Carosello dell'Esercito e dal Gruppo Storico Reggimento Dragoni di Piemonte

Dragoni di Piemonte
(1690)
manichino di E. Chiappa
collezione R. Natta Soleri, Torino

Dragoni di Piemonte alla battaglia di Staffarda (1690)

Dragoni di SAR (1690?)
[Carosello storico dell'Esercito]

Fanteria (1690-1698)

Guardie
[C]
Guardie
[B]

Savoia
[C]
Aosta
[C]
Monferrato
[C] [B]nel 1689
Monferrato
[B]

Piemonte
[C]
Nizza (I)
[C]
Saluzzo
[C] [B]fino al 1691
Saluzzo
[B]
Crocebianca
[C]

Chiablese (II)
[C]
Chiablese (II)
[B]
Fucilieri
[C]
Fucilieri
[B]

La Marina (II)
[C]
Mondovì
[C]
Mondovì
[B]ipotesi

Haxmann
[B]
Heydelac
[B]dubbio sulle calze
Steinau
[B]
Courneaud
[B]
reparti religionari
[B]

battaglione Cannonieri
(1699)
[C]
battaglione Cannonieri
(1699)
[B]



Guardie del Corpo (1698-1710)

Guardie del Corpo
(1698)
[C]
Guardie del Corpo
(1702)
[C]
Guardie del Corpo
(~1710)
[C]

ufficiale delle Guardie del Corpo
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)
Guardia del Corpo
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)

Guardia del Corpo in buffalo
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)
Guardia del Corpo con mantello
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)

Dragoni (1698-1710)

I colori dell'uniforme dei dragoni negli anni tra la fine del 1600 e l'inizio del 1700 non trovano concordi tutti gli studiosi.

Secondo Ricchiardi, Cerino Badone e Fiorentin, i tre reggimenti adottarono il giustacorpo di color rosso già dalla fine del 1600. Cerino Badone mi fa osservare che questa tipica colorazione, che rimase invariata fino al 1774, fu probabilmente conferita dopo la battaglia di Orbassano o della Marsaglia (1693, episodio della Guerra della Lega di Augusta) o l'anno successivo. Secondo questo studioso, l'errore contenuto in quasi tutta la bibliografia dedicata alle uniformi sabaude deriva dal fatto che i reggimenti di dragoni continuarono a essere nominati con i vecchi nomi.

Cavalieri ed Emilio Grimaldi (in Armi antiche, bollettino dell'Accademia di San Marciano, numero unico del 1963) invece datano questa adozione solo dal 1707-1708.

Desidero ricordare che i disegni relativi all'uniforme degli ufficiali sono solo un'ipotesi verosimile di ricostruzione.

Fin dal 1733-1736 il re aveva raccomandato agli ufficiali di indossare un'uniforme con i colori distintivi del reggimento, ma fu soltanto nel 1750 che la loro uniforme fu regolamentata.


Colori distintivi dei reggimenti
(secondo [R1])

reggimento giustacorpo paramani veste pantaloni
(calze)
gallone bottoni
dragoni di SAR
dragoni di Genevese
dragoni di Piemonte


ufficiale dei Dragoni di SAR
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)
dragone di SAR
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)

dragoni di SAR
(~1706)
[F]
dragoni di SAR
(~1700)
[C]
dragoni di SAR
(~1710)
[C]

Dragoni di SAR
(1706?)
Armeria Reale, Torino


ufficiale dei Dragoni di Genevese
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)
dragone di Genevese
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)

dragoni
di Genevese
(~1706)
[F]
dragoni
di Genevese
(~1700)
[C]
dragoni
di Genevese
(~1710)
[C]


ufficiale dei Dragoni di Piemonte
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)
dragone di Piemonte
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)

dragoni
di Piemonte
(~1706)
[F]
dragoni
di Piemonte
(~1700)
[C]
dragoni
di Piemonte
(~1710)
[C]

Dragoni di Piemonte
(1708)
(manichino di E. Chiappa
collezione R. Natta Soleri, Torino)

Cavalleria (1698-1710)

Colori distintivi dei reggimenti
(secondo [R1])

reggimento giustacor-
po
paramani pantaloni
(calze)
bottoni
Piemonte Reale cavalleria
Savoia cavalleria


ufficiale di Piemonte Reale cavalleria
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)
cavaliere di
Piemonte Reale cavalleria
in buffalo
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)

Piemonte Reale cavalleria
(~1706)
[F]
Piemonte Reale cavalleria
(~1700)
[C]
Piemonte Reale cavalleria
(~1710)
[C]


cavaliere di Savoia cavalleria
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)

Savoia cavalleria
(~1706)
[F]
Savoia cavalleria
(~1700)
[C]
Savoia cavalleria
(~1710)
[C]

Fanteria (1698-1710)

Come già detto sopra, l'uniforme degli ufficiali sarà regolamentata solo dal 1750.


Colori distintivi dei reggimenti
(secondo [R1], tranne diversa indicazione)

reggimento giusta-
corpo
paramani
(1)
veste
(2)
pantaloni
(calze)
(2)
calzetti bottoni
Guardie
Savoia
Monferrato
Piemonte rossi
[C][F][B]
Aosta [C] [F] [B]
Crocebianca
Saluzzo rossi
[C][F][B]
Chiablese rossi
[B]
rossi
[B]
rossi
[B]
Fucilieri
Fucilieri [B]
Nizza
Maffei (milizia) rossi
[B]
rossi
[B]
Trinità (milizia)
Trinità (milizia) [B]
Sannazar (milizia) non nota
[B]
rossi
[B]
San Damiano (milizia) rossi
[B]
grigi
[B]
rossi
[B]
Este (milizia) rossi
[B]
grigi
[B]
rossi
[B]
Trivier (milizia) rossi
[B]
grigi
[B]
rossi
[B]
Cortanze (milizia) non nota
[B]
Duvillar (milizia) rossi
[B]
grigi
[B]
Santa Giulia (milizia) non nota
[B]
rossi
[B]
Torino [B]
Tarantasia (milizia) [C]
Artiglieria rossi
[F]
Kydt (svizzero) rossi
[B]
Alt (svizzero) forse blu
[B]
Lombach (svizzero)
Reding (svizzero) [C][F]
Schulemburg (alemanno) grigi
[B]
blu
[B]
Fridt (alemanno) (3) rossi
[B]
d'Aygoin (alemanno) [B]
Rhebinder (alemanno) [B]
Desportes (misto) (4)
Dumeyrol (religionario)
Cavalier (religionario)

(1) probabilmente anche la parte anteriore della fodera della veste era dello stesso colore dei paramani
(2) nel 1709 veste e pantaloni dei reggimenti di ordinanza nazionale da grigio-bianchi divennero rossi, mentre quelli dei reggimenti miliziani divennero del colore distintivo del reparto (questo può spiegare alcune divergenze delle uniformi proposte dalle varie fonti)
(3) Secondo Cogno il reggimento Frid è un reparto svizzero, mentre per Schafroth si tratta di un reparto alemanno, e per Ermanno Ferrero, ne Le campagne di guerra in Piemonte 1703-1708 di un reparto svizzero o tedesco comandato da Johann Heinrich Fridt. Il Fascicolo 40, mazzo 1, Levata Truppe Straniere, dell'Archivio di Stato di Torino, contiene la Memoria della Capitulazione accordata da S. A. R. al Sig.r Frid per la levata di un Reggimento Suizzero, ed Allemano composto di uno, o di due Battaglioni. 4. 8.bre 1703
(4) Nel 1710 il reggimento Desportes porta paramani, veste, calze e calzetti di color verde, anzichè di color rosso, come previsto alla costituzione del reparto nel 1703


Reggimenti di ordinanza nazionale

Savoia (1664)
[ME]
Monferrato (1664)
[ME]
Piemonte (1664)
[ME]
Saluzzo (1664)
[ME]

Fucilieri (1691)
[ME]
Artiglieria (1693)
[ME]
La Marina (1699) [*]
[ME]
[*] sic nel foglio del Ms Mil 134



reggimento Guardie
ufficiale
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)
reggimento Guardie
sergente
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)
reggimento Guardie
sergente
(~1706)
[R2]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)

reggimento Guardie
granatiere
(~1706)
[R2]
(da un disegno di
Emanuele Manfredi)
reggimento Guardie
fuciliere
(~1706)
[R1]
(da un disegno di
Emanuele Manfredi)
reggimento Guardie
fuciliere
(~1706)
[R2]
(da un disegno di
Emanuele Manfredi)

reggimento Guardie
fuciliere
(~1706)
[F]
reggimento Guardie
(~1700)
[C]


(a destra)
reggimento Savoia
alfiere
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)

(sotto)
reggimento Savoia
ufficiale
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)

reggimento Savoia
fuciliere
(~1706)
[R1]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)
reggimento Savoia
fuciliere
(~1706)
[R2]
(da un disegno di
Emanuele Manfredi)
reggimento Savoia
fuciliere
(~1706)
[F]
reggimento Savoia
(~1700)
[C]


reggimento Monferrato
fuciliere
(~1706)
[R1]
reggimento Monferrato
(~1700)
[C]
reggimento Monferrato
granatiere
(~1704)
[Museo Pietro Micca, Torino]


reggimento Piemonte
sergente granatiere
(~1706)
[F]
reggimento Piemonte
(~1706)
[R1]
(da un disegno di
Emanuele Manfredi)
reggimento Piemonte
carpentiere
[R1]
(da un disegno di
Emanuele Manfredi)
reggimento Piemonte
(~1700)
[C]


reggimento Aosta
fuciliere
(~1705)
[F]
reggimento Aosta
(~1700)
[C]
Il reggimento Aosta fu distrutto durante l'assedio di Verrua del 1705


reggimento Crocebianca
granatiere
(~1706)
[F]
reggimento Crocebianca
(~1700)
[C]
reggimento Saluzzo
(~1700)
[F]
reggimento Saluzzo
(~1700)
[C]


reggimento Fucilieri
caporale
(~1706)
[R1]
reggimento Fucilieri
(~1700)
[C]
reggimento Nizza
(~1700)
[F]
reggimento Nizza
(~1700)
[C]


Battaglione cannonieri

cannoniere
(~1706)
[R2]
(da un disegno di
Emanuele Manfredi)
minatore
(~1706)
[R2]
(da un disegno di
Emanuele Manfredi)
cannoniere
(~1706)
[F]

cannoniere
(~1706)
[C]
artigliere
(~1704)
[Museo Pietro Micca, Torino]


Reggimenti di fanteria miliziana

reggimento Trinità
fuciliere
(~1706)
[R1]
(da un disegno di
Emanuele Manfredi)
reggimento Trinità
fuciliere
(~1706)
[F]
reggimento Trinità
(~1700)
[C]

reggimento Maffei
ufficiale
(~1706)
[R2]
(da un disegno di Emanuele Manfredi)
reggimento Maffei
(~1704)
[B]
reggimento Maffei
(~1700)
[C]


reggimento Sannazar
(~1700)
[C]
reggimento Cortanze
(~1700)
[C]
reggimento
Santa Giulia
(~1706)
[C]
battaglione
Tarantasia
(~1700)
[C]

Reggimenti di ordinanza straniera

reggimento svizzero Reding
(~1706)
reggimento svizzero Reding
(~1704)
[R1] [F]
reggimento svizzero Reding
(~1704)
[C]

reggimento svizzero Kydt
(~1706)
[R1]
reggimento svizzero Kydt
(~1706)
[B]

reggimento alemanno Schulemburg
(~1706)
[R1]
reggimento alemanno Schulemburg
(~1706)
[F]
reggimento alemanno Schulemburg
(~1704)
[C]
reggimento alemanno Fridt
(~1704)
[R1]

reggimento alemanno
d'Aygoin
(~1706)
[B]
reggimento alemanno
Rhebinder
(~1706)
[B]

reggimento misto Desportes
(~1710)
[R1]
reggimento misto Desportes
(~1704)
[B]
reggimento religionario Dumeyrol
(~1704)
[R1]
reggimento religionario Cavalier
(~1704)
[R1]


Fanteria (1710-1723)

Reggimenti di ordinanza nazionale

Guardie
[C]
Savoia
[C]
Monferrato
[C]
Piemonte
[C]

Saluzzo
[C]
Fucilieri
[C]
Nizza (II)
[diventa La Marina
nel 1714]
[C]
La Marina (III)
(1714)
[C]

Ufficiali del reggimento La Marina

Artiglieria

battaglione cannonieri
(1710)

Reggimenti provinciali

Maffei
[C]
Chamousset
[C]
Sannazar
[C]
Trinità
[C]

Reggimenti di ordinanza straniera

svizzero Hackbrett
[C]
alemanno Schulemburg
[C]
alemanno Rehbinder
[C]

misto Desportes
[C]
italiano Valguarnera (1714)
[C]


Guardie del Corpo, Dragoni e Cavalleria (1710-1726)

Guardie del Corpo
[C]

Dragoni di SAR
(dal 1713
Dragoni di SM)
[C]
Dragoni del Genevese
[C]
Dragoni di Piemonte
[C]
Dragoni di Sardegna
(1726)
[C]

Piemonte Reale
cavalleria
[C]
Savoia cavalleria
[C]


Fanteria (1732-1741)

Reggimenti di ordinanza nazionale

Guardie
[C]
Savoia
[C]
Monferrato
[C]
Piemonte
[C]

Saluzzo
[C]
Fucilieri
[C]
La Marina (III)
[C]
La Regina
(1741)
[C]

Artiglieria

battaglione Artiglieria

Reggimenti di ordinanza straniera

svizzero Rietmann
[C]
svizzero Guibert
(1733)
[C]
svizzero Roguin
(1733)
[C]

alemanno Schulemburg
[C]
alemanno Rehbinder
[C]

misto Desportes
[C]
italiano Sicilia
[C]
italiano Lombardia (I)
(1734)
[C]


Guardie del Corpo, Dragoni e Cavalleria (1736)

Guardie del Corpo
[C]
Piemonte Reale cavalleria
[C]
Savoia cavalleria
[C]

Dragoni di SM
[C]
Dragoni
del Genevese
[C]
Dragoni di Piemonte
[C]

Dragoni di Sardegna
[C]
Dragoni della Regina
(l736)
[C]



Tamburi, trombe e musicanti (1681-1736)

A parte alcuni casi (tratti da Ricchiardi [R2] e Boeri [B]), le uniformi che seguono sono quelle proposte da Giorgio Cavalieri [C].

Tamburo
reggimenti fanteria nazionale
(1681)
Tamburo maggiore
reggimento Guardie
(1709)
[B]
Tamburo maggiore
reggimenti fanteria nazionale
(1709)
Tamburo
reggimenti fanteria nazionale
(1709)

Tamburini (~1706)
reggimento Guardie reggimento Savoia reggimento Piemonte
[R2] (da disegni di Emanuele Manfredi)

Tamburini (~1706)
reggimento Fucilieri reggimento Maffei
[R2] (da disegni di Emanuele Manfredi)

Tamburo maggiore
reggimento Guardie
(1709)
[B] (da disegno di Roberto Vela)
Tamburo maggiore
reggimento Monferrato
(1709)
[B] (da disegno di Roberto Vela)
Tamburo maggiore
battaglione Artiglieria
(1709)
[B] (da disegno di Roberto Vela)

Tamburo maggiore
reggimento Chamousset
(1708)
[B] (da disegno di Roberto Vela)
Tamburo maggiore
reggimento Schulemburg
(1699)
[B] (da disegno di Roberto Vela)
Tamburo maggiore
reggimento Rehbinder
(1711)
[B] (da disegno di Roberto Vela)

Tamburo
reggimento fanteria
Chiablese (II)
(1703)
Tamburo maggiore
reggimento fanteria Chamousset
(1708)
[B]
Tamburo
reggimento fanteria Chamousset
(1708)
Tamburo
reggimento fanteria Schulemburg
(1710)

Tamburo
battaglione Artiglieria
(1710)
Tamburo
reggimento fanteria
La Marina (III)
(1713)
Tamburo
reggimento fanteria Rietmann
(1731)

Tamburo
reggimento fanteria Roguin
(1736)
Pifferi
reggimenti fanteria nazionale
(1713)

Tamburo
reggimento
Dragoni di Piemonte
(1701)
Tamburo
reggimento
Dragoni del Genevese
(1709)

Musiche
reggimento Guardie
(1711)
Musiche
reggimento fanteria
Saluzzo
(1710)
Surtout per musici
(1730)

Musiche
reggimento
Dragoni di Piemonte
(1701)
Trombe e timballo
reggimento
Savoia cavalleria
(1706)
Timballo e musica
reggimento
Dragoni di SAR
(1710)


(pagina seguente) Uniformi (2ª parte)


Inizio
Cenni storici e bandiere da Carlo Emanuele I (1580-1630) a Vittorio Amedeo II (1675-1730)
Cenni storici sull'esercito sabaudo nel XVIII secolo
Le bandiere di Carlo Emanuele III (1730-1773)
Le bandiere di Vittorio Amedeo III (1773-1796)
Le uniformi di Vittorio Amedeo III
Cenni sull'Armata Sarda e bandiere da Carlo Emanuele IV (1796-1802) a Carlo Alberto (1831-1849)
Le uniformi da Carlo Emanuele IV a Carlo Alberto
Elenco dei reggimenti nazionali fino al 1849
Breve storia delle truppe svizzere al servizio sabaudo
Elenco dei reggimenti alemanni, francesi, misti e religionari al servizio sabaudo


Ultimo aggiornamento 27 Febbraio 2017
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